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Già da anni noi (Claudia e Giorgio) avevamo in mente di realizzare un nostro
canzoniere. Nel 2020, grazie al premio conferitoci dalla ProTicino – che aiuta a
risolvere l’aspetto finanziario – e al tempo libero che la pandemia ci ha concesso…
ci siamo finalmente decisi ad affrontare quest’ardua impresa. La progettazione è
stata difficile, in primis per la scelta del repertorio: solo canzoni popolari? Solo in
lingua italiana/dialetto oppure includere anche canzoni in spagnolo, in francese, in
tedesco o generalmente internazionali? Il buon senso ci ha portati a decidere di
limitare il lavoro al nostro repertorio in italiano e dialetto – ed anche di rinunciare a
trascrivere le melodie.
Ed ecco cosa troverete in questo canzoniere:
• La maggior parte delle canzoni sono quelle popolari della tradizione ticinese-
lombarda (la musica non conosce frontiere) o anche, in generale, dell’arco
alpino italofono.
• Un’altra buona fetta è composta da canti popolari di tutta l’Italia (soprattutto quelli
più conosciuti; alcuni li abbiamo imparati apposta per delle occasioni speciali,
spesso anche a richiesta, come per matrimoni con italiani del Sud, o suonando
per i minatori di Alptransit…).
• Siccome parecchie “canzonette stile San Remo” (dagli anni ’30 fino ai ’60) sono
ormai diventate “popolari” fanno anche loro parte del nostro repertorio.
• Non abbiamo resistito ad inserire anche una piccola scelta di testi di cantautori
(de André, Celentano…).
• Non potevano poi mancare le creazioni di autori ticinesi, come Vittorio
Castelnuovo, i Panighiröl (di cui Giorgio ha fatto parte) ecc.… e per finire qualcuna
è uscita anche dalla nostra penna.
• In fondo al canzoniere abbiamo inserito un piccolo repertorio di canzoni per
bambini, di canti scout e di canti natalizi.
La parte più difficile è stata senz’altro la trascrizione delle canzoni in dialetto. Ci
siamo basati soprattutto sul dialetto di Giorgio, cioè quello del Mendrisiotto. Solo in
alcune canzoni – quelle in cui il testo è legato ad un territorio specifico – abbiamo
cercato di riprodurre il dialetto del posto. Riguardo alla trascrizione in dialetto,
inizialmente abbiamo pensato di adottare le regole del Vocabolario dei dialetti
della Svizzera italiana (VSI); visto però che la lettura ne sarebbe risultata difficile
(soprattutto per via degli innumerevoli accenti) e anche perché tanti testi sono un
miscuglio fra italiano e dialetto, abbiamo deciso di semplificare la lettura prendendo
la scrittura italiana come base (ad es. non mettendo accenti dove la parola è
facilmente riconducibile all’italiano) e applicando le regole del VSI laddove si tratta
di parole dialettali. Le incongruenze sono comunque inevitabili, anche perché il
dialetto è u na l ingua v iva – l a s tessa p arola p uò e ssere p ronunciata i n m odo
diverso già solo da un villaggio all’altro… Chi non è pratico del dialetto può trovare
qui di seguito alcune spiegazioni per la pronuncia. Il nostro obiettivo principale è la
fluidità di lettura del canzoniere ottenuta magari a scapito di certe regole o anche
dell’ “estetica tipografica”.

Canzoniere dei Tacalà

CHF25.00Prezzo
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